Le telecomunicazioni sono fondamentali per connettere persone, imprese e tecnologie. Consentono comunicazioni rapide, sviluppo economico e innovazione globale. Dalla rete 5G alla fibra ottica, l’evoluzione delle telecomunicazioni migliora produttività, sicurezza e accesso all’informazione, rendendole pilastro essenziale della trasformazione digitale e della competitività moderna. La storia delle telecomunicazioni è un viaggio lungo millenni, fatto di segnali visivi, suoni, impulsi elettrici e onde invisibili. Dalle prime comunicazioni a distanza via tamburi e segnali di fumo fino all’era digitale, possiamo osservare l’ingegno umano che ha spinto verso sempre maggiore rapidità, precisione e copertura globale. Questo articolo ripercorre quando e dove sono nate le telecomunicazioni, come si sono evolute e quali sono le figure professionali che hanno determinato l'avanzamento tecnologico e che sono strategiche per l'efficientamento dei sistemi.
Le origini antichissime: segnali visivi e sonori
Ben prima dell’elettricità, le comunità umane svilupparono metodi rudimentali di comunicazione a distanza. In molte culture si usavano suoni (tamburi, corni), segnali luminosi (falò, lanterne), segnali di fumo; anche il piccione viaggiatore fu un mezzo efficace in epoche diverse e oggi è ancora utilizzato per gare basate proprio sulla velocità e sul percorrere lunghe tratte, come racconta l'allevatore di piccioni viaggiatori Giuseppe Bongiovanni, che ha allevato migliaia di questi esemplari. La svolta tuttavia arriva nel XVIII secolo (intorno al 1792) quando Claude Chappe in Francia costruì il primo telegrafo ottico: torri collegate visivamente, con braccia mobili che segnalavano messaggi codificati, usate per comunicazioni rapide su lunghe distanze. Da questo momento si aprì un nuovo mondo tutto da scoprire che portò ai successi dei secoli a seguire.
Il XIX secolo: il telegrafo elettrico, il telefono e le onde
L’avvento dell’elettricità portò una vera rivoluzione. Nel 1837 Samuel Morse sviluppò il telegrafo elettrico, permettendo di inviare messaggi codificati su lunghe distanze tramite impulsi elettrici. Il nome Morse è noto per il famoso linguaggio Morse che proprio a lui deve la denominazione. Qualche decennio dopo, nel 1876, Alexander Graham Bell brevettò il telefono, consentendo la trasmissione della voce umana su cavo. L’evoluzione successiva incluse la radiotelegrafia, il cui padre è l'italiano Guglielmo Marconi, (fine XIX secolo), le trasmissioni radiofoniche e la televisione, che resero possibile comunicare non solo suoni ma anche immagini.
XX secolo fino ad oggi: digitale, satelliti, reti globali
Nel corso del XX secolo le tecnologie avanzarono rapidamente. Si svilupparono reti telefoniche globali, sistemi wireless, televisione, poi la crescita di internet e le reti cellulari. La digitalizzazione ha trasformato completamente il modo in cui le comunicazioni vengono trasmesse: dai segnali analogici si è passati a quelli digitali; la fibra ottica ha iniziato a sostituire molti cavi in rame; i satelliti hanno permesso collegamenti su scala planetaria.
La formazione in ambito comunicazione
Un settore così ampio e con una fortissima aspirazione a ulteriori innovazioni richiede il lavoro di numerosi professionisti in ambito progettazione, manutenzione, installazione di reti, apparati radio, cavi, fibra ottica, protocolli digitali, sicurezza delle comunicazioni. Chiaramente, nell’ambito della loro diffusione un ruolo cardine è ricoperto dai tecnici per le telecomunicazioni, cioè coloro che si occupano di installare, manutenere e riparare sistemi e apparati utili per la comunicazione a distanza, tra cui reti telefoniche, cavi e fibra ottica ecc., così da garantire una trasmissione efficiente dei dati. Anche per intraprendere questa specifica professione esistono ormai dei corsi accademici ad hoc: grazie alle soluzioni moderne offerte dai vari atenei, basta conseguire una laurea in informatica online per acquisire una preparazione tecnico-scientifica nell’ambito dell’ingegneria dell’informazione. L'avvento del digitale ha inoltre portato allanascita di altre figure collaterali che si occupano di implementare gli spazi digitali, come gli esperti SEO, i programmatori e i tecnici di rete, o di utilizzare al meglio le piattaforme web, come i social media manager e gli advertiser.



