Spese funebri, come funzionano le detrazioni

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Le spese funebri sono tra le voci che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi. Questo vuol dire che se nel corso dell’anno abbiamo, purtroppo, sostenuto dei costi per un funerale, possiamo comunque presentare queste spese all’interno della nostra dichiarazione dei redditi per avere delle detrazioni fiscali. Le agevolazioni spettano sia nel caso della morte di un familiare sia di una persona non familiare, a patto che si siano, ovviamente, sostenute le spese per il funerale e possano essere dimostrate a corredo della dichiarazione. Vediamo assieme, allora, chi può beneficiare delle detrazioni fiscali, quali sono gli importi e come presentare la domanda.

Spese funebri, importi delle detrazioni

come detto, le spese funebri sono tra quelle per cui lo Stato riconosce le detrazioni fiscali in sede di dichiarazione dei redditi. Le detrazioni corrispondono al al 19% sulla spesa sostenuta, fino a un valore massimo di 1.550 euro. Per beneficiare dell’agevolazione, che va richiesta in dichiarazione dei redditi, è necessario conservare, tuttavia, i documenti che dimostrino le spese sostenute.

Chi può beneficiarne? Chiunque abbia sostenuto dei costi per il funerale di un familiare e non, l’aspetto importante è infatti l’abolizione del vincolo di parentela.

Modello 730, quali sono i limiti di spesa

È l’articolo 15 del TUIR a indicare il valore della detrazione corrispondente alle spese funebri, riconosciuta nel 19% calcolato sul costo e comunque per un valore massimo di 1.550 euro per ciascun funerale. Ovviamente, quando si parla di spese per un funerale, si intendono i costi sostenuti per tutti gli aspetti del funerale stesso, dalla tumulazione alla gestione affidata a una ditta di pompe funebri come Verano Servizi.

Detrazione spese funebri, chi ne può beneficiare

Dopo l’abolizione del vincolo di parentela, risalente al 2016, possono beneficiare delle detrazioni fiscali per le spese funebri tutti coloro che hanno dovuto sostenere le spese per un funerale.

Prima dell’abolizione, invece, avevano diritto alle detrazioni fiscali soltanto i soggetti:

  • il coniuge;
  • i figli, compresi quelli adottivi,
  • in mancanza di figli, i discendenti più vicini,
  • i genitori
  • in mancanza di figli e genitori, gli ascendenti più prossimi,
  • i generi e le nuore,
  • il suocero e la suocera;
  • i fratelli e le sorelle.

Oggi, invece, come abbiamo già detto, ne possono beneficiare tutti coloro che sostengano delle spese per un funerale, sia che si tratti di familiari oppure no. L’importante è sempre poter dimostrare i costi sostenuti e, naturalmente, i pagamenti effettuati alla ditta funebre e agli altri addetti, compreso il Comune per le tasse cimiteriali.