Storia e caratteristiche della tequila

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La “tequila” è precisamente una bevanda di genere alcolico nata nel territorio messicano. La sua elaborazione si basa prettamente sulla fermentazione e poi distillando l'”agave blu”, un tipo di pianta del posto che risulta essere molto comune in quelle zone. Le origini di tale distillato risalgono al “XVI” secolo quando il popolo “azteco” realizzava già tramite l’agave una variazione del “pulque”, un altro tipo di liquore che aveva anticipato la creazione della “tequila”.

Nel “1600” si cominciò a produrre la prima “tequila” nel settore industriale e si iniziò l’esportazione inizialmente negli “Stati Uniti”, in seguito anche in altre zone del mondo. Attualmente ogni confezione di “tequila” deve essere munito di un numero seriale denominato “NOM” che permette di capire in quale “distilleria” è stata fatta.

Per quanto concerne i tipi, ce ne sono disponibili ben “7” e ognuno ovviamente ha le sue peculiarità e svariati modi d’invecchiamento, come pure di “distillazione”. In questo modo riescono a soddisfare qualunque preferenza da parte degli appassionati bevitori di questa bevanda.

I tipi specifici di “tequila”

La “Premium” è la più pregiata, considerando che è costituita totalmente dall'”agave blu”.
La “Mixto” invece, come si deduce pure dal nome, ne contiene solo metà.
La “Blanca” non è stata invecchiata e per una sessantina di giorni è stata riposta in un contenitore in acciaio.
La “Joven” è bianca come la precedente, ma è stata valorizzata dalla prelibata aggiunta di “caramello”.
La “Reposado” è stata invecchiata per ben “3” anni in botti di legno.
La “Anejo” ha avuto un invecchiamento di “1” anno all’interno di un tino.
Infine c’è l'”Extra Anejo” stagionata in un lasso di tempo molto più prolungato: “8 anni”.

Le migliori “Tequila” disponibili nel settore commerciale

“Gran Patròn Burdeos Anejo”
La sua azienda produttrice è la “Patròn” e assicura un tipo di esperienza dal punto di vista sensoriale veramente particolare, apprezzata da tutti i conoscitori. Nasce dalla distillazione dell'”agave blu” di alta qualità e successivamente viene sottoposta a un periodo d’invecchiamento assai lungo e difficoltoso.

Il suo sviluppo si attua in tre differenti tappe: come prima cosa viene lasciata stagionare per un paio di mesi in “botti” di quercia “americana”, in seguito resterà per altri “10” mesi in utri di legno “francese”. Dopodiché per altri “2 mesi” dovrà stare in pregevoli botti di “Bordeaux”. Questa parti finale contribuisce considerevolmente ad apportargli un gusto particolarmente autentico e inedito, capace di accontentare i palati più sofisticati ed eccellenti.

La “tequila” viene conservata in una fascinosa bottiglia di “cristallo” che rende colmi di entusiasmo tutti gli estimatori, oltre ad arricchire ogni settore domestico grazie alla sua linea deliziosa e raffinata. Questo distillato si presenta con una tonalità dorata molto accentuata e il suo profumo è un insieme di aromi dolci e legnosi uniti a quelli fruttati.

“Gran Patron Tequila Platinum”
Si ottiene usando le piante migliori di “agave” blu che vengono prima prese e poi lavorate mediante l’utilizzo di un obsoleto torchio costituito dalla pietra. È ritenuta la “tequila” migliore in assoluto tra le “Platinum”, per via della sua favolosa duttilità gustativa caratterizzata da odori tipicamente speziati.

Questo “distillato” così speciale è tra quelli più richiesti dagli esperti del settore. Tale bevanda è contenuta in una splendida bottiglia di “cristallo” numerata e realizzata interamente a mano. Il suo colore si contraddistingue per la sua luminosità e per la sua trasparenza.

Queste sono solo due tra le più pregiate “tequila” presenti sul mercato, ma ne son disponibili tante altre tipologie tutte eccellenti e molto apprezzate dagli intenditori.

La produzione della “tequila” e i vari prezzi

Come è stato sottolineato inizialmente, la “tequila” viene realizzata esclusivamente mediante l'”agave” che viene prima raccolta e poi lavorata subito dopo. Poi si procede con la sua cottura che può avvenire con metodi antichi oppure con quelli più d’avanguardia.

Ad esempio questo secondo metodo è quello adoperato nel settore delle imprese, le quali ovviamente devono effettuare una preparazione molto più rapida. Comunque in entrambe le metodologie bisogna svolgere la cottura molto lentamente, in modo tale da tramutare “l’amido” in “zucchero”.

Le “tequila” che si possono trovare in vendita hanno dei costi diversi, in quanto ci sono quelle di alta qualità che logicamente hanno un prezzo molto più caro rispetto a quelle non composte interamente da “agave”.

Conclusione

Dunque si deduce che la preziosità della “tequila” dipende molto dalle sue componenti e che, se sono interamente composte da “agave”, allora sicuramente corrisponderanno alle tipologie di alto livello e anche alle più costose. Per approfondire l’argomento in questione, potete visitare il seguente link: https://www.latequila.it